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Autore
M. Frayn
Attori
Dario Focardi, Paolo Giommarelli, Cristina Gardumi
Regia
Teatri della Resistenza
Produzione
Teatri della Resistenza e Consorzio EGO-VIRGO
con la collaborazione di INFN sezione di Pisa, Comune di Pisa, Provincia di Pisa.
- DURATA | 70 min ca.
- SIAE | 904731A
La città, come tutto il paese, è sotto l’ occupazione nazista. Heisenberg, il padre del principio di indeterminazione della fisica quantistica, affronta un lungo e pericoloso viaggio per far visita, dopo molti anni, all’ antico maestro Niels Bohr.
Heisenberg è a capo di uno dei due programmi atomici tedeschi, quello civile; quello militare, invece, è nelle mani di Kurt Diebner.
Per questo appoggio al regime nazista, Bohr aveva deciso di chiudere l’ amicizia con il suo miglior allievo di sempre. Per metà di origini ebraiche, responsabile del salvataggio di molti ebrei tedeschi fatti arrivare a Copenaghen prima dell’ occupazione, scelse la via del progetto Manhattan, di aiutare gli Alleati a sviluppare la bomba atomica.
Ma è possibile seppellire rapporti così densi di genialità, scoperte, passioni, rivoluzioni, strumentalizzazioni, risvolti storici, sociali e politici?
Unica testimone di questo incontro è Margrethe Bohr, compagna di Niels; nella sua domanda, all’ inizio del primo atto, c’è il nodo centrale del dramma: “Perché è venuto a Copenaghen?”
Voleva coinvolgere Bohr nelle ricerche sulla costruzione della bomba atomica nazista?
Cercava consigli su come sottrarsi ad una tale responsabilità?
Cercava informazioni sull’ esistenza e sullo stato di un qualche progetto nucleare alleato?
Voleva mettere al corrente Bohr del suo misterioso e vociferato tentativo di sabotare il programma nazista?
Si affronteranno i turbamenti del turbolento rapporto, scontrandosi con un importante mistero che ancora oggi divide gli storici della scienza; la figura ed il peso delle scelte di Werner Heisenberg. L’ etica di uno scienziato ed i suoi conflittuali rapporti con il potere e con la sua guerra. Il ruolo dello scienziato all’ interno della società civile, cosa fare e cosa scegliere di fronte al caos, alla guerra, alle paure, all’ atomica.Copenaghen, pubblicato dal grande drammaturgo inglese Michael Frayn nel 1998, è divenuto in poco tempo uno dei testi fondamentali della scienza a teatro, assieme a I fisici di Friedrich Dürrenmatt ed a Vita di Galileo di Bertolt Brecht, testo a cui la critica teatrale ha subito accostato l’ opera di Frayn.
ILLUMINOTECNICA
Americana frontale di almeno 12 metri
Americana di controluce o 2 stativi alti almeno 3,50 m
4 Pc 1000W con bandiere e portagelatine per controluce
6 sagomatori (possibilmente ETC) 575W da 36° (dipende da altezza Americana)
8 pc 1000W con bandiere e portagelatine per frontale
4 domino 1000w
Almeno 12 canali dimmer (molto meglio se 18)
Consolle possibilmente con memorie altrimenti con doppio banco memorizzabile
FONICA
Impianto adeguato alla sala (le basi audio saranno mandate con un computer)
3 radiomicrofoni ad archetto (solo in spazi grandi)
SCENOGRAFIA
Numero 5 praticabili 3m x 1m
1 Tavolo
6 sedie di legno
Fondale pvc se possibile, altrimenti nero